Nel 1920 Nedo Nadi, nel 1936 Giulio Gaudini, nel 1956 e poi anche nel 1960 Edoardo Mangiarotti, nel 1964 Giuseppe Delfino, nel 1996 Giovanna Trillini e nel 2012 Valentina Vezzali. Adesso, a Parigi 2024, Arianna Errigo. Sarà l’ottava volta in cui la scherma avrà l’onore del Portabandiera ai Giochi Olimpici. Un elenco di campioni, miti, a cui da oggi si iscrive anche “Ary”, che sventolerà il Tricolore in Francia insieme a Gianmarco Tamberi.
“Sono estremamente emozionato nel commentare la scelta di Arianna Errigo quale Portabandiera azzurra a Parigi 2024 – le parole del Presidente della Federazione Italiana Scherma, Paolo Azzi –. Un’emozione speciale, per la quale ringrazio il Presidente del CONI, Giovanni Malagò e la Giunta del Comitato Olimpico. La scherma, con Ary, lancia ancora una volta un messaggio che va oltre lo sport: è l’esempio di un’atleta, di una donna, che con la sua passione e determinazione è riuscita a vincere due medaglie agli ultimi Mondiali di Milano ad appena quattro mesi di distanza dalla nascita dei suoi due splendidi gemelli. Mi piace inoltre l’idea che Arianna Errigo rappresenti un ponte ideale tra il passato e il presente, che inizia con la mitica Irene Camber, recentemente scomparsa, che Portabandiera non è mai stata ma resta il primo oro olimpico della scherma e seppe brillare per anche per i suoi successi fuori dalla pedana, e arriva oggi a una campionessa che dimostra a tutti come sia possibile per una madre praticare sport anche ad altissimi livelli. Siamo orgogliosi di Ary, complimenti a lei e a Gianmarco Tamberi per la meravigliosa avventura che li attende”.
